Una tata (maschio) speciale

Caro Tata,

il tuo sguardo sul mondo mi piace tantissimo! E forse da un po’ di tempo a questa parte uno dei motivi per cui leggo con ancora più piacere ciò che scrivi è l’essermi resa conto di aver fatto scelte sbagliate e ho realizzato quanto mi sarebbe piaciuto lavorare con i bambini… La sensazione è di aver perso un treno e che ormai sia troppo tardi per cambiare totalmente professione (attualmente lavoro nell’ufficio del personale di una grande azienda), senza contare che non saprei da che parte iniziare. Per ora mi accontento di essere tata attraverso i tuoi occhi e un domani chissà, magari troverò il coraggio per rivoluzionare la mia vita.

Un grande abbraccio, Monica

Cara Monica,

appena ho letto la tua lettera, mi è tornata in mente la storia di David Deutchman. Ex manager di successo di Atlanta e ora… tata maschio! Ma una tata maschio speciale: due volte alla settimana si reca al Children’s Healthcare della sua città e si occupa dei piccoli nati prematuri, quando i genitori sono lontani o devono assentarsi momentaneamente. Ha alle spalle una carriera come uomo d’affari e attualmente è “il nonno della terapia intensiva”, come è stato soprannominato: coccola i bimbi, sussurra all’orecchio parole affettuose, trasmette calore umano, tutti fattori che hanno un effetto benefico sulla salute e sulla crescita. Sul web ci sono diversi video per conoscerlo meglio, però ti avviso: rischio lacrima altissimo! (Eccone un esempio)

Certo, David è in pensione, ha tempo e disponibilità economica per poter svolgere questa attività (come volontario), ma quando gli viene chiesto cosa ci faccia lì, risponde “Sostengo i bambini”. Ecco, Monica, il punto secondo me è proprio questo: ci sono tanti modi per prendersi cura dei più piccoli e sono certo che da qualche parte c’è un bambino che non vede l’ora di conoscerti!

Lorenzo LTM

Caro Tata è la mia rubrica di corrispondenza con i lettori su Family Nation Magazine. Il numero 19 (autunno 2020) contiene due miei contributi, accanto a molti altri contenuti interessanti; la rivista si può ordinare (o sfogliare gratuitamente) qui.

Scrivermi è semplice: lettere brevi, inviate all’indirizzo parliamone@latatamaschio.it con oggetto “Caro Tata” e tema libero. Io le leggerò tutte, alcune verranno pubblicate e i loro autori riceveranno un regalino, come è successo a Monica, che ringrazio!

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